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Disturbi sessuali 1) del desiderio

 
La risposta sessuale viene suddivisa in quattro fasi:

Desiderio ( caratterizzata da fantasie sessuali e dal desiderio di avere attività sessuali, riflette le motivazioni, le pulsioni e la personalità )
Eccitamento ( sensazione soggettiva di piacere sessuale con modificazioni fisiologiche a livello generale e genitale )
Orgasmo ( acme del piacere sessuale, accompagnato da contrazioni ritmiche dei muscoli perineali e degli organi pelvici e da successivo esaurimento della tensione sessuale).
Risoluzione ( rilassamento muscolare, locale e generale, poi stato di benessere e stato di refrattarietà o disinteresse nei maschi )

La fase del Desiderio può avere principalmente due disturbi:

-Desiderio sessuale basso ( Desiderio Ipoattivo ) ( ISD = Ihibited Sexual Desire)

-Avversione

Le difficoltà derivanti dalla mancanza di interesse per il sesso sono fra i problemi sessuali, maschili e femminili, più comuni che si osservano oggi nella pratica clinica ( come riscontrarono anche Lief nel 1977 e Crenshaw nel 1985).

Già 50 anni fa, il sociologo Kinsey, aveva dimostrato che il comportamento sessuale (in particolare quello maschile) si distribuisce secondo una grande varietà di desiderio sessuale dallo scarsissimo al molto alto.
Molti uomini possono avere anche 30 o più rapporti sessuali la settimana per molti anni, mentre gli altri hanno una vita sessuale molto scarsa.
Senza altri dati clinici, non si può dire che l’uno e l’altro rientrino nella patologia: sono soltanto i due estremi di un fenomeno biologico. Alcune coppie con perdita psicogena di desiderio non presentano disturbi significativi della personalità o conflitti sessuali, e hanno matrimoni solidi. Tuttavia, nella nostra esperienza, i pazienti con ISD tendono generalmente ad avere problemi coniugali e/o problemi intrapsichici occulti abbastanza complessi.

Molte di queste coppie hanno rapporti difficili e mostrano risentimento e/o ambivalenza l’uno verso l’altro.
Le cause più comuni di risentimento nelle persone che hanno un partner con poco desiderio sessuale omprendono lotte di potere, alimentate dal mutato ruolo delle donne, transfert verso il coniuge di collera infantile residua non risolta nei confronti dei genitori, e problemi di intimità e di coinvolgimento.
Altri fattori eziologici comuni in questo tipo di persone sono l’iperreattività al rifiuto, alla separazione e alla critica presenti in uno o in entrambi i partner, reattività che si riscontra abitualmente nei pazienti con disturbi atipici di panico e depressione

La Kaplan descrive anche l’ Anoressia sessuale e scrive: questa mancanza globale di desiderio sessuale può essere provocata da fattori psicologici simili, ma può anche rappresentare una manifestazione biologica della depressione, dell’alcolismo e dell’abuso di altre sostanze, di tumori ipofisari con secrezione di prolattina, di un deficit di testosterone in maschi e femmine, di tarmaci bloccanti beta-adrenergici e di molti altri stati meno comuni di malattia e di assunzione di farmaci. (Kaplan, 1983).

Queste cause più profonde o remote provocano le seguenti cause “immediate” di ISD:
1. Un comportamento, spesso non manifesto, che evita il sesso.
2. Il ricorso ad “antifantasie”, che bloccano le sensazioni sessuali. Ciò può manifestarsi come esaltazione degli aspetti negativi del partner, o come atteggiamento ossessivo nei confronti dei risultati.
In entrambi i casi, prima del fare l’amore o durante il fare l’ amore, si produce ansia.

3. L’ansia per le prestazioni
4. L’evitare un’adeguata stimolazione fisica e/o psicologica durante le esperienze sessuali.
5. Il sopprimere o l’evitare fantasie erotiche coadiuvanti.

Il Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders dell’American Psychiatric Association, nella sua ultima edizione (DSM-IV) classifica le disfunzioni sessuali del Desiderio:

Desiderio Sessuale Basso

Si può fare questa diagnosi se si verificano tutte e tre le seguenti condizioni:

· Fantasie sessuali e desiderio di attività sessuale persistentemente o ricorrentemente carenti (o assenti). Il giudizio di carenza o assenza viene fatto dal clinico, tenendo conto dei fattori che influenzano il funzionamento sessuale, come l’età e il contesto di vita del soggetto

· L’anomalia causa notevole disagio o difficoltà interpersonali

· La disfunzione sessuale non è meglio attribuibile ad un altro disturbo psichiatrico (ad eccezione di un’altra disfunzione sessuale) e non è dovuta esclusivamente agli effetti fisiologici diretti di una sostanza (per es. una sostanza di abuso, un farmaco) o di una condizione medica generale

Avversione sessuale

La caratteristica più evidente è l’immediata paura irrazionale del soggetto per il sesso o il suo rifiuto.
Il sintomo fobico è sostenuto dall’ impulso irrefrenabile a sfuggire la situazione sessuale temuta e considerata ripugnante, questo ostacola la persona nell’avere esperienze sessuali positive di correzione.

L’avversione sessuale esprime sempre marcate difficoltà emotive verso il sesso in condizioni psicologiche e psicopatologiche che coinvolgono estrema ansietà, sentimenti di terrore, attacchi di panico e manifestazioni somatiche (nausea, palpitazioni, vertigini e difficoltà alla respirazione).
In alcuni casi l’avversione è estesa versa tutti gli stimoli a valenza sessuale, compresi baci e toccamenti.
Questa eventualità è associata spesso, come accade in patologie come l’anoressia nervosa, a un disturbo dell’immagine corporea (o comunque a un vissuto negativo del proprio corpo) e a una cattiva elaborazione della propria femminilità.
Ne possono essere causa anche esperienze sessuali traumatiche vissute nell’infanzia o nell’adolescenza, quali molestie o abuso sessuale

Il DSMIV per la diagnosi di Avversione sessuale considera necessarie tutte le seguenti condizioni

· Persistente o ricorrente estrema avversione ed evitamento di tutti (o quasi tutti) i contatti sessuali genitali con un partner sessuale.

· L’anomalia causa notevole disagio o difficoltà interpersonali.

· La disfunzione sessuale non è meglio attribuibile ad un altro disturbo mentale (tranne un’altra disfunzione sessuale)

A volte la mancanza di desiderio o la sua ipoattività dipendono da inibizioni psicologiche transitorie: un periodo di stress particolarmente intenso, impegni di lavoro più pressanti del solito, preoccupazioni per la salute di un familiare, un periodo di tensione nel rapporto di coppia e tante altre problematiche,che quando si accentuano, possono interferire con il desiderio.
Di solito, in questi casi, non si arriva a vedere organizzato un quadro clinico; la diminuzione del desiderio sessuale non proseguirà, solitamente, troppo oltre il mantenersi della causa che l’ha scatenata, salvo complicazioni.
Infatti, se nella coppia vi è uno stato di tensione latente, di condizioni nelle quali si annida la lotta aspra per il potere, la necessità di reclamare il proprio ruolo e se la comunicazione già difetta, vicende queste piuttosto comuni, si possono innescare reazioni a catena che contaminano più pesantemente il desiderio.
Vi sono anche condizioni più precisamente psichiatriche che impediscono a questa energia di esprimersi. In primo luogo, la depressione. Disturbo diffuso, in molte sue gradazioni sintomatologiche, è il responsabile del ritiro di molti desideri dalle opzioni dell’esistenza di un dato individuo.
In questa condizione non vi sarà il desiderio di fare l’amore, ma neppure quello di lavorare, di godersi il tempo libero, di frequentare gli amici. Non si tratterà quindi di un problema strettamente sessuale, ma la sessualità sarà una delle tante aree di vita e del comportamento inibite da questa psicopatologia.
Diverso è il quadro, evidentemente, se il disturbo depressivo è insorto in seguito ad una disfunzione sessuale. Anche in altri disturbi mentali il desiderio può essere ridotto, come nel disturbo ossessivo-compulsivo, nell’ansia generalizzata e, non raramente, in presenza di psicosi.

Le cause psicologiche di inibizione del desiderio sessuale sono quindi molte: individuali e di coppia, come pure rilevante è la sua dipendenza da condizioni psichiatriche.

Oltre a queste, vi sono una moltitudine di cause organiche che possono portare a riduzione o scomparsa del desiderio che saranno investigate dal medico curante o dallo specialista.
In ogni modo si può dire brevemente dire che In primo luogo, va evidenziata la dipendenza del desiderio sessuale dagli ormoni sessuali, variabile da soggetto a soggetto, e che possono sussistere anche per induzione psicologica in alcune condizioni.

Una frequente influenza sul desiderio è data dalle patologie sistemiche per effetto di fattori metabolici e psicometabolici. In soggetti cirrotici, malnutriti, con insufficienza renale o con diabete mellito, i processi metabolici rallentano e si ripercuotono prima sulle funzioni dell’organismo, compresa quella sessuale, e poi sull’assetto psicologico. Ne è un esempio paradigmatico il diabete mellito, la cui azione negativa sul desiderio è secondaria alle alterazioni vascolo-nervose indotte da tale patologia.

Tra i farmaci, particolare attenzione va data a quelli di uso più comune, come alcuni antiipertensivi e gli anti-recettori H2 per l’istamina qualche volta ancora usati per la terapia dell’ulcera. Infine alcuni farmaci attivi sul Sistema Nervoso Centrale (antidepressivi, cannabinoidi, narcotici), dopo una prima fase nella quale si può osservare un rilancio del desiderio, fanno seguire un calo dell’attività sessuale, con compromissione della libido.

Infine possiamo accennare anche ad un altro disturbo del desiderio:

Aumento del desiderio sessuale

Esistono alcune patologie psichiatriche nelle quali l’eccesso di desiderio sessuale ne rappresenta uno dei sintomi.
In particolare negli episodi maniacali, che sono il contraltare di quelli depressivi. In questo disturbo mentale lo stato di eccitamento invade molte aree, attività e comportamenti, compreso quello sessuale.
Può essere presente anche in un disturbo di personalità, come il cosiddetto “disturbo borderline”.
Tra le cause principali, sul piano organico si possono rilevare:

– Disturbi endocrini

– Farmaci ( tra cui L-dopa usata per la cura del Morbo di Parkinson

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