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Training Autogeno come fare? D.ssa Maria Letizia Rotolo Psicoterapeuta Bologna

Il Training Autogeno Superiore. Come funziona?

immSe il Training Autogeno di base rappresenta il momento somatico del Metodo Autogeno, il Training Autogeno Superiore. rappresenta quello psichico. Mentre nel T.A. vengono principalmente considerati gli aspetti somatici, nelle Tecniche Superiori il discorso diventa più specificamente psichico permettendo di realizzare quella sintesi mente-corpo dove i due aspetti costitutivi dell’essere umano (quello fisiologico e quello emozionale) integrandosi tra loro vengono a costituire quell’unità che caratterizza la persona.

L’isolamento Sensoriale

Già durante l’esecuzione dei 6 Esercizi Standard (di base, o somatici ) appaiono in modo evidente alcune modificazioni funzionali a livello psicologico che preludono alle realizzazioni autogene costituenti i fenomeni tipici del ciclo superiore quali: la passività psichica, il distacco emotivo, l’isolamento sensoriale e alcune modificazioni dello stato di coscienza.

La concentrazione Passiva

Infatti con la concentrazione passiva sul proprio corpo è possibile instaurare con sé stessi un dialogo che è contemporaneamente somatico e psichico, basti pensare alle reazioni conseguenti ai primi due esercizi standard e all’opportunità che il “silenzio interiore” ci offre di evocare con maggiore facilità contenuti propri della nostra personalità profonda.

L’allenamento o Training Autogeno

► E’ con l’ulteriore traguardo definito da Luthe come “Meditativo” o T.A. Superiore che l’inconscio può meglio esprimere i propri contenuti. Attraverso il T.A.S. il soggetto ben allenato ha la possibilità di “guardarsi dentro” e cogliere in sé non solo situazioni problematiche, ma anche quelle energie e risorse sopite che attendono di essere scoperte e recuperate per realizzare un processo di crescita, di emancipazione e di armonizzazione dei vari aspetti costitutivi la personalità.

► Nel T.A.S. il soggetto sperimenta immagini visive di vario tipo, inizialmente confuse, indifferenziate, molto elementari che attraverso l’allenamento si strutturano in modo sempre più chiaro assumendo la forma di oggetti o di persone della vita quotidiana e passando da tonalità vagamente colorate a colorazioni sempre più vivide. È dunque evidente che il Training Autogeno Superiore (T.A.S.) (immagini, colori, oggetti, vissuti, ecc.) rappresenta la naturale evoluzione del Training Autogeno di base o somatico.

I. H. Schultz sottolineava che : “Per poter affrontare l’esecuzione degli esercizi del ciclo superiore è indispensabile la perfetta conoscenza degli esercizi inferiori e la capacità di eseguirli in modo completo, rapido e sicuro”. E’ evidente quindi la necessità di un buon allenamento autogeno, con la capacità di realizzare uno stato psicofisico di “commutazione autogena” in modo tale da favorire nel soggetto uno stato di abbandono ed un ruolo passivo, definito dall’Autore “accettazione passiva”. Attraverso il concatenamento dei diversi esercizi proposti, il soggetto produce dei vissuti che, opportunamente interpretati, permettono di svelare e quindi analizzare aree profonde della personalità, creando occasioni d’integrazione, di sviluppo e di armonizzazione.

Fonte: http://www.cisspat.edu/
La scuola di specializzazione che ho frequentato

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