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Infertilità e Procreazione Medicalmente Assistita: come affrontare il problema

Infertilità e Procreazione Medicalmente Assistita: come affrontare il problema

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L’Organizzazione Mondiale della Sanità stima che l’infertilità colpisce circa 80 milioni di persone nel mondo e che almeno una coppia su dieci (cioè il 10% delle coppie) soffre d’infertilità primaria o secondaria. Molti ritengono però che l’incidenza dell’infertilità sia maggiore, soprattutto nel mondo industrializzato e che riguardi il 20% delle coppie.

In Italia si calcola che circa il 15% delle coppie che cercano un figlio non riesca ad averne. In base a questi dati si ritiene che ogni anno 50.000-60.000 nuove coppie si aggiungano al piccolo esercito delle coppie infertili già esistenti.

L’INFERTILITÀ È IN AUMENTO?

Non esistono dati affidabili su quest’argomento, ma tutti i ricercatori ritengono che l’infertilità sia in netto aumento nel mondo e in particolare nei paesi industrializzati.

I motivi di questa tendenza sono vari. Per quanto riguarda le donne incide sicuramente il fatto di rimandare la ricerca di un figlio a un’età avanzata (almeno dal punto di vista riproduttivo!), cioè dopo i 35 anni, quando le probabilità di concepire sono diminuite. Questo però non significa che l’età sia l’unica causa d’infertilità: si possono avere le tube chiuse anche a 20 anni, purtroppo.

QUALI CONSEGUENZE?

L’infertilità è una condizione psicologicamente molto difficile. Scoprire di avere un problema riproduttivo è un’esperienza drammatica e talvolta devastante: sensi di colpa, vergogna, difficoltà di comunicare agli altri (anche ai familiari e agli amici cari) il proprio problema, senso di solitudine, frustrazione… Chi sta vivendo o ha vissuto il problema dell’infertilità sa di cosa stiamo parlando.

L’uomo

Dopo una diagnosi d’infertilità, spesso l’uomo si sente inadeguato, perché associa l’infertilità alla sfera sessuale, nonostante non ci sia alcuna correlazione tra i due aspetti. “Io non sono in grado di darti quest’obiettivo”, è questo il pensiero più frequente degli uomini.

La donna

La donna invece percepisce con negatività e ansia il trattamento di fecondazione assistita. Sarà lei, infatti, a dover subire i trattamenti più invasivi. Entra in gioco anche un senso d’invidia nei confronti di chi ha già avuto un figlio senza problemi e non ha dovuto affrontare tutto quello che sta passando lei per averlo.

La coppia

La coppia scoprendosi sterile può mettere in atto meccanismi difensivi di negazione e rifiuto, caratterizzati da una ricerca compulsiva di procedure mediche che attestino un errore della diagnosi effettuata e nel frattempo possono compiere cambiamenti nella loro vita sessuale. Il soggetto sterile può nutrire sentimenti di colpa verso il proprio partner, avvertendo una profonda responsabilità talvolta accompagnata da veri e propri atteggiamenti ostili e colpevolizzanti da parte del proprio partner; componendo un profondo conflitto all’interno della coppia.

Conflitto contrassegnato da ricatti, sentimenti d’inadeguatezza, di vergogna, di odio e di rabbia, i quali a volte sono talmente profondi che possono portare alla rottura della coppia stessa. Pertanto si può osservare la sterilità come una disfunzione che va osservata anche in tutte quelle componenti sociali, relazionali, sessuali e intrapsichiche e non solo considerata in chiave biologica.

COME AFFRONTARE IL PROBLEMA?

L’infertilità rappresenta una sorta di lutto e per questo necessita di un tempo affinché venga riconosciuto, accettato ed elaborato per evitare che vada ad intaccare oltre alla propria vita personale, anche quella coniugale e sessuale della coppia.

E’ importante, quindi qualunque sia il problema riproduttivo, lavorare sulla consapevolezza, per accettare l’inevitabile sofferenza connessa alla scoperta dell’infertilità. Può essere utile in taluni casi, richiedere l’aiuto di uno specialista che offra il supporto necessario alla coppia da un lato, rispetto alla possibilità di concedersi il dolore, insieme a tutte le altre emozioni connesse quali rabbia, vergogna, sensi di colpa, delusione, invidia, etc. e dall’altro rispetto al confronto tra i due partner al fine di rinforzare la relazione.

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