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D.ssa Maria Letizia Rotolo | Psicoterapeuta Bologna |ddl cirinna e gestazione per altri 5 riflessi L m0WH9U

Nuove famiglie: mamme single che ricorrono alla PMA

Attualmente, la famiglia nucleare tradizionale, composta da una coppia eterosessuale sposata e con figli biologici, sta divenendo sempre più una realtà numericamente minoritaria.

Sono invece sempre più numerosi i figli di genitori conviventi, single, acquisiti o dello stesso sesso, e molti di loro entrano ed escono da queste varie strutture familiari man mano che crescono. Un fatto ancora più eclatante Oggi un bambino può avere fino a cinque “genitori” anziché i soliti due.

Possono esserci infatti una donatrice di ovulo, un donatore di sperma, una donna che porta avanti la gravidanza e i due genitori “sociali” conosciuti dal bambino come mamma e papà. In questi ultimi anni abbiamo assistito inoltre alla comparsa di accordi co-genitoriali, in cui un uomo e una donna che non hanno una relazione tra loro – e che possono vivere in case diverse o essersi conosciuti attraverso Internet con l’unico proposito di diventare genitori – allevano insieme dei figli. Queste famiglie moderne sono una realtà.

Mamme single per scelta

Gli studi mostrano che i figli delle single divorziate o nubili corrono un rischio maggiore di andare incontro a problemi emotivi e comportamentali rispetto a quelli che vivono in una famiglia con entrambi i genitori. Tuttavia, gli esiti meno favorevoli a cui vanno incontro i bambini che vivono in famiglie monogenitoriali a causa di un divorzio o di una gravidanza non desiderata sembrano connessi in gran parte a fattori come i conflitti tra i genitori precedenti alla separazione, lo svantaggio socioeconomico, la depressione materna e la carenza di sostegno sociale – nessuno dei quali sembra caratterizzare le famiglie con madri single per scelta. Infatti, i figli di queste donne non hanno dovuto assistere a conflitti tra i genitori e non hanno subito la separazione da un padre dopo avere condiviso quotidianamente la vita con lui. Né si sono dovuti confrontare con le difficoltà economiche, la mancanza di sostegno sociale o una madre affetta da problemi psicologici, esperienze che, come si è detto, accompagnano frequentemente le crisi coniugali o le nascite impreviste in donne prive di una relazione stabile.

Dagli studi si denota le madri single non avevano più probabilità di sperimentare stress, ansia o depressione rispetto alle sposate. Inoltre, sebbene in entrambe le categorie si evidenziassero relazioni positive tra le madri e i figli, le differenze emerse indicavano che le madri single provavano più gioia e meno rabbia nei confronti dei figli e li percepivano meno “appiccicosi” o attaccati.

CosìI limiti possono essere dallo studio delle madri single l’impatto della “solitudine” della madre, isolandolo da questi fattori di rischio, e in futuro potrà fornirci informazioni preziose riguardo all’eventuale nocività del fatto in sé che una madre sia single. Un altro possibile fattore di rischio per questi giovani, inoltre, è che ignorano l’identità del padre.

La dott.ssa Rotolo effettua consultazioni e percorsi di psicoterapia alle Mamm single per scelta, anche in collaborazione con centri di PMA internazionali.

Fonti: Famiglie moderne, Susan Golombok

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